Formazione e supervisione

L’amore, il lavoro e la conoscenza
Sono le fonti della nostra vita.
Dovrebbero anche governarla.
W. Reich

Formazione – Supervisione

La nostra organizzazione è formata da sette gruppi di lavoro, sei equipe educative ed un gruppo più propriamente dedito agli aspetti amministrativi, gestionali e di marketing.
Il funzionamento dell’intera organizzazione è espressione del funzionamento dei gruppi di lavoro che la compongono oltre che degli individui singolarmente considerati.
Nei gruppi di lavoro rientrano compiti e competenze, al gruppo sono accessibili le risorse per raggiungere gli obiettivi e per darsi un’organizzazione e un metodo.

La formazione e supervisione permanente (mensile la prima, quindicinale la seconda) dei gruppi costituisce un investimento irrinunciabile per la ns. Cooperativa, che ne ricava una ricaduta positiva distintiva, all’interno dell’intera organizzazione.
Grazie alla formazione e alla supervisione gli operatori più facilmente interagiscono sviluppando soddisfazione, coesione, produttività e nel confronto risultano disponibili al cambiamento ed essi stessi divengono produttori di cambiamenti e trasformazioni.
Il concetto che conferisce identità al lavoro pedagogico è il cambiamento
Il cambiamento è il contenitore degli scambi e delle relazioni ed è nostro compito ricostruirlo di giorno in giorno

La formazione, nei nostri gruppi di lavoro, è concepita come un’occasione di maturazione e progresso.
In ambito di supervisione e nel gruppo è possibile gestire la propria ed altrui affettività ed aggressività, ugualmente anche la dimensione metodologica degli interventi operativi per ricollocarsi in dimensioni e piani di comunicazione corretti, atti a favorire spirito critico e di ricerca. Nel gruppo cresce l’esperienza del confronto e del consenso e si accettano le differenze individuali.

Figure professionali

La prima figura formativa della Cooperativa Mirafiori è stata quella di Don Dino Morando.

Questa prima formazione di matrice religiosa, ha lasciato il passo negli anni ‘93/94 ad una formazione per obiettivi e risultati. Formazione e supervisione sono state condotte negli anni da psicologi e neuropsichiatri diversi per appartenenza teorica e per metodologia della professione.

Il percorso formativo

Dal 2001 ad oggi il percorso formativo si è sempre più orientato verso i codici del pensiero pedagogico (pur portandoci dentro i codici del modello psicologico) riconoscibili nel:

  • codice relazionale (sto con l’altro. Nella storia modifico/mi modifico)
  • codice esperienziale (costruire azioni con metodo induttivo – dal particolare al generale)
  • codice ambientale (non c’è educazione senza un contesto che ne definisce premesse e confini).

L’ottica pedagogica è orientata ad aprire pensabilità, si propone di aiutare l’individuo a tornare ad essere con il proprio corpo, sentire ed esprimere se stesso.
E’ auspicabile che gli operatori della Cooperativa, educatori – psicologi – counselor a mediazione corporea – o.s.s. – animatori, possano offrire relazioni di aiuto considerando la persona nella sua totalità, tenendo conto dei suoi vari livelli:

  • fisico
  • emotivo
  • mentale
  • spirituale

Per fare ciò, offrire relazioni di aiuto adeguate, l’educatore deve essere un lavoratore consapevole sia sul piano professionale che personale e deve essere in grado di poter, con fiducia, integrare anche queste sue parti.

Modello formativo pedagogico

Il modello formativo pedagogico è una cornice formata da almeno 4 elementi imprescindibili:

  • materialità educativa, il contesto che lo dota di senso;
  • ricerca di senso (un’esperienza si connota come educativa quando il fare è accompagnato da rielaborazione);
  • spiegazione, dis-piegamento: il percorso è simile ad uno “spacchettamento” per andare a cogliere la verità di senso di quell’esperienza;
  • meticciato culturale: la pedagogia ha nell’ibridazione culturale la sua forza, in quanto sintesi dinamica di più culture e di più modalità di analisi di fenomenologie educative (che permettono di cogliere uno stesso oggetto sotto più punti di vista, scoprendone le “molte verità”).

La matrice cristiana della cooperativa è tuttora riconoscibile negli aspetti che riguardano lo stile e l’approccio educativo attento agli aspetti del riconoscimento della sacralità di ognuno, dell’accoglienza, l’autonomia e la crescita personale.